Vasco Bendini

vasco bendini

Vasco Bendini è nato a Bologna nel 1922. 

All’Accademia di Belle Arti di Bologna ha per maestri Giorgio Morandi e Virgilio Guidi.
Alla prima personale nel 1949 presso la Galleria Bergamini di Milano, presentata da Guidi, succede nel 1953 la mostra alla Galleria La Torre di Firenze introdotta in catalogo da F. Arcangeli, con cui instaura un intenso sodalizio culturale.

Dal 1973 si stabilisce a Roma dove resterà – collaborando con le gallerie romane L'Attico e Break Club - fino al 1999, per poi stabilirsi a Parma.
Dalla metà degli anni sessanta attraversa fasi Neo Dada, poveriste e concettuali, fino alla performance presentata nel 1969 al Museo civico di Bologna; dalla metà del decennio successivo torna alla pittura rarefatta e liquida del periodo informale.

Rilevante è l'attività espositiva di Vasco Benidni: alle personali si affiancano le partecipazioni a importanti rassegne (Biennale di Venezia, 1956, 1964, 1972; Quadriennale di Roma, 1959, 1965, 1973, 1986; Biennale di San Paolo del Brasile, 1961; L'Informale in Italia fino al 1957, Palazzo del Museo, Livorno, 1963; Arte in Italia 1960-1977, Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 1977; Linee della ricerca artistica in Italia, 1960-1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1981; L'Informale in Italia, Kunstmuseum, Lucerna, 1987; L'astratto vissuto e i suoi maestri italiani, Francavilla al Mare, 1988). Tra le varie antologiche si segnalano le più recenti alla Casa del Mantegna, Mantova, 1984; al Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, 1989; al Palazzo Forti, Verona, 1989-90.

Sull'iniziale formazione nell'ambito bolognese si innesta una congeniale esperienza delle poetiche del gesto e della materia americane ed europee (soprattutto Wols e J. Fautrier).
Protagonista originale, e in significativo anticipo, dell'Informale italiano, Bendini, superando gradualmente dai primi anni Cinquanta le suggestioni di un estremo naturalismo, arriva a formulare un segno ampio, spazioso che, dilavato nelle tempere su carta, si raggrumerà in densi impasti cromatici nei dipinti a olio. La sostenuta articolazione di gesto-materia colore, con una severa componente esistenziale, concretizza un pensiero e un sentire interiore in opere di alta qualità pittorica.